Diagnostica della pelle con la lampada di Wood a raggi ultravioletti
Diagnostica della pelle con la lampada di Wood a raggi ultravioletti: principio, indicazioni e applicazione
Shubenok P.Dermatologo, MD
8 minuti di lettura·Dicembre 11, 2025
Questo articolo è solo a scopo informativo
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La lampada di Wood (Wood’s lamp) è uno strumento specifico per la diagnosi non invasiva delle malattie cutanee, ampiamente utilizzato per valutare lo stato della pelle e dei capelli. Lo strumento fu inventato nel 1903 dal fisico Robert Wood e la sua prima applicazione documentata in dermatologia risale al 1925, quando veniva raccomandato per la rilevazione delle infezioni fungine.
Animazione 3D – Diagnostica della pelle con la lampada di Wood a raggi ultravioletti
Inizialmente, la lampada presentava un dispositivo con un filtro speciale che bloccava la luce visibile e lasciava passare solo la radiazione ultravioletta a onde lunghe (UV-A). Nei modelli moderni si utilizzano invece sorgenti LED con una lunghezza d’onda di 365 nm, che garantiscono una densità di potenza molto più elevata.
Esempio di una lampada di Wood moderna
Principio di funzionamento della lampada di Wood
In alcune malattie cutanee, l’esposizione alla radiazione ultravioletta può indurre il fenomeno della fluorescenza, un processo fisico in cui determinate sostanze (endogene ed esogene) assorbono i raggi UV-A ed emettono luce con una lunghezza d’onda maggiore. Questa reazione è particolarmente marcata in diversi microrganismi. In base alla gamma di colori emessi dalla fluorescenza, lo specialista può formulare una diagnosi preliminare, che include la natura della lesione, le dimensioni effettive e le caratteristiche specifiche della patologia.
Indicazioni e colori della fluorescenza
La lampada di Wood trova impiego in dermatologia per evidenziare una luminescenza caratteristica associata a diverse patologie.
Lesione
Agente patogeno/Condizione
Luminescenza caratteristica
Pitiriasi versicolor
Pityriasis versicolor(fungo)
Giallo-verde
Microsporia, dermatofitosi
Infezioni fungine
Verde-azzurra o azzurrastra
Eritrasma
Corynebacterium minutissimum (batterio)
Rosso-corallo o rosso-arancione
Pseudomoniasi della cute
Pseudomonas aeruginosa (batterio)
Verdastra
Acne
Cutibacterium acnes (batterio)
Rosso-arancione (nei follicoli pilo-sebacei)
Vitiligine
Disturbo della pigmentazione
Luce bianco-blu
Porfirie
Accumulo di porfirine
Rosso-rosa (in sangue, urine e smalto)
Infezioni fungine
Pitiriasi versicolor: provoca una luminescenza di colore giallo-verde intenso.
Microsporia e altre dermatofitosi: a volte possono provocare una luminescenza di colore verde-azzurra o azzurrastra.
Focolaio di microsporia in condizioni di illuminazione normale
Focolaio di microsporia in condizioni di illuminazione con la lampada di Wood
Pitiriasi versicolor in condizioni di illuminazione normale
Pitiriasi versicolor in condizioni di illuminazione con la lampada di Wood
Infezioni batteriche
Eritrasma: si manifesta con una luminescenza di colore rosso-corallo o rosso-arancione.
Pseudomoniasi della cute: provoca una luminescenza di colore verdastro.
Acne: si manifesta con una luminescenza di colore rosso-arancione nei follicoli pilo-sebacei.
Disturbi della pigmentazione
Vitiligine: le aree colpite emettono una luce bianco-blu e presentano bordi ben delineati.
Le macchie di vitiligine in condizioni di illuminazione normaleLe macchie di vitiligine in condizioni di illuminazione con la lampada di Wood
Opzioni diagnostiche aggiuntive
Porfirie: la diagnosi delle porfirie evidenzia una caratteristica fluorescenza rosso-rosa.
Iperpigmentazione e ipopigmentazione (cloasma e melasma): la diagnostica con la lampada di Wood consente di determinare la profondità di deposizione del pigmento.
Diagnostica differenziale: leucodermia, melanodermia e alterazione della pigmentazione post-infiammatoria.
Valutazione della purezza: rilevazione del disequilibrio della flora cutanea e valutazione della purezza della cute.
Metodica diagnostica
La metodica è non invasiva, veloce e non richiede una preparazione particolare.
Locale: l’esame viene eseguito in una camera oscura o in condizioni di completa assenza di luce.
Procedura: Io specialista accende la lampada e osserva le aree di interesse a distanza di circa 20 cm per alcuni minuti.
Valutazione: vengono esaminati i parametri di luminescenza, quali intensità, colorazione, definizione dei margini e altri.
Diagnosi: sulla base dei risultati ottenuti si formula una diagnosi preliminare o definitiva; qualora necessario, vengono prescritti esami aggiuntivi.
Preparazione all’esame
24 ore prima: 24 ore prima dell’esame non detergere la pelle e non applicare creme, pomate e altri trattamenti.
1-2 giorni prima: evitare saune e lettini solari.
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Vantaggi e limiti
Vantaggi della tecnica con la lampada di Wood
Velocità: l’esame richiede pochi minuti.
Sicurezza: la lampada non emette onde nocive per la salute.
Comodità: la procedura è assolutamente indolore e non provoca alcun disagio.
Accessibilità: la tecnica è utilizzata nella maggior parte degli studi e delle cliniche dermatologiche.
Visualizzazione: consente di evidenziare processi patologici invisibili in condizioni di illuminazione normale.
Limiti diagnostici
Sensibilità limitata: non tutte le infezioni fungine e batteriche sono fluorescenti sotto la luce UV.
Effetto dei fattori esterni: cosmetici, pomate e impurità della pelle possono alterare i risultati.
Presenza di esperienza clinica: un’adeguata competenza dello specialista è indispensabile per garantire un’interpretazione accurata.
Carattere ausiliario: la tecnica è di supporto e non può sostituire una diagnostica di laboratorio completa.
FAQ
1. Come vengono illuminati i funghi e la pitiriasi versicolor sotto la lampada di Wood?
La pitiriasi versicolor (Pityriasis versicolor) provoca una luminescenza caratteristica giallo-verde, mentre altre lesioni fungine (come la microsporia) possono manifestarsi con un colore verde-azzurro o azzurrastro.
2. A cosa serve la lampada di Wood in dermatologia?
La lampada di Wood viene impiegata per diagnosticare patologie cutanee mediante l’osservazione della fluorescenza caratteristica in caso di infezioni fungine e batteriche (come eritrasma e acne), oltre che per valutare la profondità delle alterazioni pigmentarie (come vitiligine e melasma).
3. Quali sono le principali regole di preparazione all’esame con la lampada di Wood?
La regola principale consiste nel non applicare trattamenti, pomate o cosmetici nelle 24 ore precedenti l’esame, poiché potrebbero alterare l’immagine in fluorescenza.
4. La lampada di Wood può danneggiare la pelle o gli occhi?
Le lampade di Wood moderne non sono ritenute pericolose per la salute. Emettono solo radiazioni ultraviolette a onde lunghe (UV-A), che non causano danni se utilizzate per brevi periodi; tuttavia, durante l’esame è consigliato evitare il contatto diretto con gli occhi.
5. La lampada di Wood consente di valutare la profondità della pigmentazione?
Sì. La lampada di Wood consente di determinare la profondità di deposizione del pigmento (ad esempio, nel cloasma o nel melasma), poiché le alterazioni superficiali risultano più contrastate sotto la luce UV.
6. Qual è lo scopo dell’osservazione del paziente in una stanza buia?
L’oscuramento completo è necessario per evitare l’interferenza della luce visibile, che potrebbe mascherare una debole luminescenza fluorescente tipica di molte patologie.
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