Diascopia in Dermatologia: meccanismo d’azione, tecnica e diagnosi differenziale delle lesioni cutanee

Shubenok P. Dermatologo, MD

6 minuti di lettura · Dicembre 11, 2025

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La diascopia è una tecnica diagnostica delle malattie cutanee semplice da eseguire, ma informativa, basata sull’osservazione dei cambiamenti della pelle in risposta alla pressione esercitata. Questa tecnica è ampiamente utilizzata in dermatologia moderna grazie alla sua elevata efficacia diagnostica e accessibilità. La diascopia è stata descritta per la prima volta alla fine del XIX secolo ed è tuttora impiegata in dermatologia.

Animazione 3D — diascopia

Principio e meccanismo d’azione della diascopia

La diascopia si effettua mediante l’applicazione di una spatola trasparente, in vetro o plastica, sulla cute, esercitando una lieve pressione. A tale scopo, è possibile utilizzare anche il diascopio con illuminazione o il dermatoscopio. La manipolazione si basa sul fenomeno di chiarificazione ottica dell’epidermide sotto compressione che consente di identificare visivamente la natura degli elementi morfologici, nello specifico:

Distinguere gli elementi emorragici da quelli eritematosi (infiammatori).
Rivelare la pigmentazione nascosta.
Valutare le strutture vascolari.

Tecnica passo passo per eseguire la diascopia cutanea

La tecnica di esecuzione della diascopia include le seguenti fasi:

Preparazione: il segmento cutaneo da esaminare viene pulito.
Esecuzione: il diascopio viene compresso strettamente sulla zona interessata fino a quando i tessuti circostanti non impallidiscono.
Valutazione: si osservano i cambiamenti degli elementi cutanei sotto pressione.
Rivascolarizzazione: si registra il tempo di ripresa del colore dopo la rimozione della pressione.
Interpretazione: si interpreta il risultato ottenuto.

Valutazione dei risultati: diascopia positiva e negativa

Il cambiamento dell’elemento cutaneo in seguito alla pressione determina:

Diascopia positiva: il colore dell’elemento cutaneo scompare o cambia (caratteristica degli elementi vascolari e infiammatori).

Diascopia negativa: il colore dell’elemento cutaneo non cambia (caratteristica delle lesioni emorragiche e di alcune lesioni pigmentarie).

Diagnosi differenziale in Dermatologia

Confronto tra la diascopia di un elemento dell'eruzione cutanea infiammatoria (a sinistra) e di un elemento dell'eruzione cutanea emorragica (a destra) — Confronto tra la diascopia di un elemento dell’eruzione cutanea infiammatoria (a sinistra) e di un elemento dell’eruzione cutanea emorragica (a destra)

Lesioni vascolari

Eczema e dermatiti: le lesioni cutanee impallidiscono alla pressione e riprendono immediatamente il colore, poiché sono dovute a processi infiammatori.
Vasculiti: le lesioni non scompaiono poiché sono dovute a emorragie.
Telangectasie: possono impallidire leggermente, ma il disegno vascolare rimane nitido.
Emangiomi: impallidiscono e poi riprendono lentamente il colore.

Lesioni pigmentarie della cute

Nevi dermici: il colore del nevo non cambia.
Melanoma: la pigmentazione irregolare e il colore anomalo rimangono invariati.
Dermatofibroma: il pigmento può impallidire leggermente e si osserva il “segno della fossetta”.
Emosiderosi: l’intensità del colore della lesione si attenua.

Malattie infiammatorie infettive

Tubercolosi cutanea (Lupus Vulgaris) e sarcoidosi: il fenomeno della gelatina di mela (Apple Jelly Sign), si possono osservare noduli di colore giallo-marrone.
Granuloma anulare: le papule dure impallidiscono leggermente.
Roseole (nel caso di sifilide, tossidermia, rosolia, morbillo, tifo epidemico e febbre tifoide): scompaiono con la pressione.

Vantaggi e limiti della tecnica

Principali vantaggi della diascopia

Richiede un tempo minimo.
È completamente sicura e indolore.
Non richiede alcuna specifica preparazione del paziente.
Non richiede strumenti costosi o complessi.

Limiti diagnostici

Non sostituisce l’esame istologico.
È meno informativa per le neoformazioni profonde.
Richiede un’alta qualifica del medico per una corretta interpretazione dei risultati.

FAQ

1. Quali sono le principali indicazioni per la diascopia?

La diascopia è indicata per la diagnosi differenziale delle lesioni vascolari (vasculiti ed emangiomi), pigmentarie (nevi e melanomi) e infettivo-infiammatorie della cute.

2. La diascopia può sostituire la biopsia cutanea?

No. La diascopia è una tecnica ausiliaria che supporta la diagnosi preliminare e la differenziazione delle lesioni. Non sostituisce la biopsia cutanea (esame istologico), che rimane lo standard di riferimento per la diagnosi definitiva di molte patologie.

3. Per quali lesioni la diascopia risulta meno informativa?

La diascopia è meno efficace nelle neoformazioni profonde, in quanto la pressione esercitata sulla superficie cutanea non consente un adeguato sanguinamento dei vasi né la schiaritura del pigmento negli strati profondi del derma e dell’ipoderma.

4. Come capire se il test diascopico è positivo?

La diascopia è positiva quando un elemento cutaneo scompare o cambia colore alla pressione. Questo fenomeno è tipico delle lesioni dovute a processi infiammatori o a vasodilatazione (eritema o telangiectasie).

5. Quali malattie si caratterizzano per il segno della gelatina di mela?

Il segno della gelatina di mela (Apple Jelly Sign) nella diascopia è specifico della tubercolosi cutanea e della sarcoidosi, in cui si possono osservare noduli giallo-marroni simili alla gelatina.

Bibliografia

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